Il bonus mobili è un’agevolazione riconosciuta sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici, ed è riconosciuta sulle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.
L’agevolazione consiste in una detrazione del 50% su un importo massimo di 5.000 euro. Il bonus mobile è collegato al bonus ristrutturazione.
Nella legge di bilancio 2025 (non ancora ufficiale) è prevista la proroga del bonus mobili senza variazioni. Pertanto, anche nel 2025 abbinati a interventi di ristrutturazione, è possibile ottenere la detrazione fiscale. L’acquisto di mobili o elettrodomestici deve avvenire in data successiva a quella di avvio lavori.
Non tutti gli interventi permettono di usufruire del bonus mobili, ad esempio gli interventi per riqualificazione di un immobile, che danno diritto alla detrazione fiscale del 65%, non consentono di ottenere la detrazione fiscale del 50% (installazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione, eccetera).
Diverso è per l’intervento di sostituzione della caldaia, che rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria. Pertanto, è possibile usufruire del bonus mobili. Ricordiamo, inoltre, che la sostituzione della caldaia deve corrispondere a un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.
La detrazione fiscale del 50% per acquisto mobili anche se collegata al bonus ristrutturazione, è autonoma e non fa riferimento alla normativa delle detrazioni per la ristrutturazione di un edificio. Infatti, se muore il beneficiario, la detrazione non goduta si perde, non è ripartita tra gli eredi. A differenza del bonus ristrutturazione e altri bonus riguardanti la casa.
Per ottenere la detrazione fiscale il pagamento dei mobili ed elettrodomestici acquistati, devono essere tracciabili. Quindi, pagati con bonifico bancario, con carta di debito o credito, non è ammesso il pagamento in contanti o con bancomat.
L’Agenzia delle Entrate può verificare la corrispondenza del bonus mobili rispetto all’immobile oggetto di ristrutturazione. Nello specifico, la detrazione fiscale per acquisto mobili spetta solo se il contribuente dimostra che gli arredi sono destinati all’immobile nel quale sono stati effettuati interventi di recupero edilizio. In particolare, è necessario dimostrare che gli elettrodomestici o i mobili sono destinati all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero edilizio ai sensi dell’articolo 16-bis del Tuir.
L’Agenzia in ogni momento può chiedere al contribuente la documentazione con i relativi pagamenti delle spese effettuate destinati all’immobile ristrutturato. Inoltre, poiché gli elettrodomestici devono avere una classe energetica specifica per rientrare nel bonus mobili, può chiedere la certificazione energetica degli stessi.
La certificazione è consegnata all’acquirente all’atto della consegna degli elettrodomestici. Se l’Agenzia delle Entrate riscontra delle difformità o un illecito, chiede la restituzione della detrazione goduta con sanzioni e interessi.
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