Bonus Renzi 2025: cosa sta per cambiare e quali sorprese ci riservano le nuove regole? Ecco tutto quello che devi sapere.
Il Bonus 100 euro in busta paga, erede del precedente Bonus Renzi, è stato confermato anche per il 2025 grazie al Decreto Legislativo n. 216 del 30 dicembre 2023. Questo trattamento integrativo continuerà a essere erogato automaticamente, senza necessità di ulteriori modifiche nella Legge di Bilancio. È destinato ai lavoratori dipendenti che rispettano specifici requisiti di reddito, offrendo un sostegno importante a chi si trova nella fascia dei redditi medio-bassi.
Hanno diritto al bonus i lavoratori con un reddito complessivo annuo non superiore a 28.000 euro. È importante sapere che non tutti i redditi concorrono al calcolo dell’imposta lorda e, di conseguenza, alla possibilità di ricevere il trattamento integrativo. Tra i redditi esclusi troviamo quelli da pensione e assegni equiparati, i compensi percepiti dai soci lavoratori di cooperative, le indennità ricevute da lavoratori dipendenti per incarichi svolti per conto di terzi, i compensi derivanti da borse di studio o attività di formazione professionale non subordinate, le remunerazioni percepite dai sacerdoti e quelle legate a pensioni complementari.
Un punto interessante riguarda i pensionati che svolgono un lavoro dipendente: in questo caso, la pensione non contribuisce al calcolo del reddito complessivo. Ciò significa che, anche percependo una pensione, si può ottenere il bonus se il reddito da lavoro dipendente rientra nei limiti stabiliti. Il bonus è erogato interamente per redditi fino a 28.000 euro; superata questa soglia, non spetta e l’eventuale trattamento integrativo percepito dovrà essere restituito tramite conguaglio fiscale.
Il bonus viene riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro, senza bisogno di presentare alcuna domanda. Tuttavia, possono verificarsi situazioni in cui il trattamento integrativo non viene attribuito. In questi casi, è possibile recuperarlo attraverso la dichiarazione dei redditi. Per il Bonus 2025, sarà necessario presentare la dichiarazione nel 2026, considerando i redditi percepiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025.
Esistono casi in cui il bonus deve essere restituito. Questo accade se, al termine dell’anno, il reddito complessivo supera la soglia dei 28.000 euro. Gli importi percepiti durante l’anno saranno considerati indebiti e il recupero avverrà tramite il conguaglio fiscale. È dunque fondamentale prestare attenzione al calcolo del reddito complessivo per evitare spiacevoli sorprese e possibili restituzioni.
Il Bonus 100 euro rappresenta un aiuto significativo per molti lavoratori. Grazie all’erogazione automatica, il processo è semplice e accessibile, ma è essenziale monitorare la propria situazione fiscale per evitare errori. La dichiarazione dei redditi rimane uno strumento fondamentale per correggere eventuali omissioni e recuperare importi spettanti. Questo incentivo continua a offrire un valido supporto economico, ma la corretta gestione del reddito complessivo è fondamentale per beneficiarne senza problemi.
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