Nuovi importi per la pensione minima, sociale e di invalidità. Nel 2025 i pensionati riceveranno più soldi, quantifichiamo questo incremento.
La rivalutazione annuale delle pensioni permetterà agli italiani di ricevere un assegno mensile di importo maggiore nel 2025 rispetto l’anno in corso. Non aspettatevi, però, grandi incrementi.
Quando arriviamo verso la fine dell’anno, la maggior parte delle persone si guarda indietro e inizia a sperare che l’anno seguente sia migliore. Pochi fortunati possono dirsi soddisfatti di come hanno vissuto e dei traguardi raggiunti in dodici mesi e comunque è nella natura umana non accontentarsi e volere sempre di più. C’è chi nonostante il desiderio si arrende non riuscendo a trovare alcuna via di uscita dalla routine e delle problematiche e chi si impegna affinché la propria vita cambi.
La voglia di vivere, di divertirsi e di dedicarsi alle proprie passioni non dovrebbe venir meno mai, indipendentemente dall’età. Eppure diventa difficile riuscire a prendere il meglio dagli anni che passano se si ha una pensione minima o si vive un disagio sociale oppure un grave problema di salute. Servono gli aiuti giusti almeno per prendersi cura di sé e della propria famiglia ma i trattamenti erogati in Italia difficilmente riescono a migliorare la vita delle persone.
La rivalutazione annuale tiene conto dell’inflazione e del costo della vita. Per il 2025 è stata fissata allo 0,8%, una percentuale ben più bassa rispetto quella degli ultimi due anni (5,4% nel 2024 e 7,3% nel 2023). Se oggi l’importo massimo dell’Assegno sociale è di 534,41 euro al mese per 13 mensilità (6.947,33 euro all’anno) a partire dal mese di gennaio 2025 la cifra erogata sarà di 538,68 euro ossia 7.002,84 euro all’anno.
Saranno alzate anche le soglie di reddito che arriveranno a 7.002,84 euro per i percettori singoli e a 14.005,68 euro se coniugati. Passiamo alla pensioni minima, argomento molto delicato. Lontani dalla promessa dei mille euro al mese, ad oggi l’importo minimo è 598,61 euro ossia 7.781,93 euro l’anno. Con la rivalutazione dello 0,8% arriverà a 603,39 euro al mese (7.844,07 euro all’anno).
Potrebbe essere confermata anche per il 2025, però, la rivalutazione straordinaria che nel 2024 è stata fissata al 2,7% e che nel 2025 dovrebbe essere (ribadiamo, se confermata) del 2,2%. Significa che la pensione minima potrebbe arrivare a 616,67 euro. Infine la pensione di invalidità civile dedicata a chi ha un’invalidità superiore al 74%. Oggi vale 333,33 euro con limite reddituale di 5.725,46 euro che sale a 19.461,12 euro con invalidità al 100%. Nel 2025 l’importo mensile arriverà a 336 euro, un incremento di 3 euro. Incrementi sì, ma irrisori.
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