Cambia la legge 104, nuove regole e permessi: ora è tutto diverso

La Legge 104 sta per cambiare in maniera decisiva, le regole relative alle agevolazioni saranno totalmente differenti rispetto ad ora.

Usufruire di alcune agevolazioni specifiche per i cittadini in difficoltà o per quelli che fanno parte delle fasce più deboli della popolazione può essere davvero provvidenziale. E’ con questo scopo che è nata ormai diverso tempo fa la Legge 104, normativa che garantisce una serie di permessi retribuiti al lavoratore disabile e a chi deve assistere un familiare affetto da handicap grave.

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La Legge 104 è fondamentale per disabili e loro familiari Foto: Jubilaeumlauretanum.it

E’ bene però essere a conoscenza dei vincoli che è necessario avere se si vuole rientrare tra i possibili beneficiari e non incorrere in problemi che potrebbero compromettere anche la propria posizione con il datore di lavoro. A volte infatti le regole possono cambiare ed è quello che si sta per verificare a breve.

La legge 104 non sarà più come prima: ecco cosa sta per accadere

Aiutare disabili e loro familiari è determinante, per questo chi si rende conto di essere in possesso dei requisiti non esita a fare richiesta della Legge 104. I vantaggi possono essere diversi, ma non mancano anche alcuni limiti.

La situazione sta però per cambiare in maniera sensibile, in seguito all’approvazione del Decreto Disabilità, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel giugno 2024. Si parte innanzitutto da una rivalutazione del concetto di disabilità, che non dipenderà più dalla sola valutazione medica, ma terrà conto anche di un’analisi sociale e ambientale della condizione della persona. Si cercherà così di capire come il suo stato di salute possa influire sulla sua quotidianità, sulla base del contesto in cui vive, in modo tale da assicurargli un sostegno il più possibile personalizzato.

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La nuova Legge 104 punta a ridurre le discriminazioni e i disagi – Foto: Jubilaeumlauretanum.it

Si arriverà inoltre a un processo di accertamento unico della disabilità. L’INPS sarà chiamato a effettuare una valutazione completa delle condizioni della persona disabile entro 90 giorni dalla richiesta, semplificando così la procedura e riducendo i tempi di attesa. Il passo avanti è sostanziale, spesso infatti un disabile era chiamato a effettuare più visite mediche per valutare eventuali cambiamenti avvenuti nel corso del tempo.

Ogni portatore di handicap potrà poi contare su un sostegno graduato, su tre livelli, lieve, medio e intensivo, fondamentale per poter avere tutto quello di cui ha bisogno e avere meno disagi possibili. Cercare di ridurre le situazioni di emarginazione che ancora oggi ci sono risulta essere un obiettivo fondamentale, per questo a partire dal prossimo anno partirà in via sperimentale quello che viene definito “progetto di vita individuale”. Questo permetterà di valutare in modo il più possibile preciso il suo quadro clinico e psicologico, attraverso il contributo di diversi professionisti, tra cui medici, psicologi e assistenti sociali. Si arriverà poi a ridurre le visite di rivedibilità, che prevedono valutazioni periodiche per i pazienti, faticose sul piano emotivo e non solo. Dal 2026 il compito di valutare e riconoscere la disabilità sarà a carico dell’INPS.

Da sottolineare inoltre la nascita attraverso la nuova Legge 104 di una nuova figura, quella del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. volta a favorire il coinvolgimento nella società dei disabili. A lui spetterà il dovere di verificare eventuali episodi di discriminazione diretta, indiretta o di molestie, in ragione della condizione di disabilità Non ci sarà più infine il “referente unico” per l’assistenza, più persone potranno occuparsi di un disabile dividendo tra loro i tre giorni mensili di permesso.

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