Il taglio del cuneo fiscale rischia di costare caro: molti lavoratori potrebbero perdere oltre 1.000 euro, famiglie italiane preoccupate
La nuova legge di bilancio è attualmente in fase di approvazione presso la Camera. Come ogni anno la manovra finanziaria dovrà ricevere la convalida da parte del Parlamento entro il 31 dicembre. Questo perché tale normativa stabilisce tutte le entrate e le uscite previste per il prossimo anno, comprese le agevolazioni e i bonus che, però, stando alle prime notizie, subiranno delle forti riduzioni rispetto al 2024.
Nonostante, infatti, il governo abbia assicurato che non ci saranno tagli, dopo che il Ministro Giorgetti aveva annunciato in ottobre che tutti avrebbero dovuto fare dei sacrifici, a quanto pare alcune misure – di cui hanno goduto moltissime famiglie l’anno scorso – verranno meno. Vediamo quindi chi subirà queste perdite e perché: si parla di oltre 1000 euro in meno.
I tagli di cui si sta parlando non sono apportati dalla Manovra, ma sono conseguenti alla stessa: è considerevole il numero di lavoratori che dal 2025 vedrà venir meno molti benefici fiscali che nell’anno che sta per finire erano previsti.
Bonus Meloni: perdite da più di 1000 euro per i lavoratori
Il taglio del cuneo fiscale pensato dal governo, al fine di stimolare l’economia e diminuire il costo totale del lavoro, potrebbe comportare delle perdite considerevoli per alcuni lavoratori, ovvero quelli che percepiscono un reddito medio. Lo sgravio contributivo, conseguente al taglio del cuneo, riduce i contributi a carico del lavoratore dipendente – pari al 9,19% – del 7% per i redditi fino a 25000 euro, e del 6%, invece, per quelli compresi tra i 25000 e i 35000 euro.
Per chi ha redditi inferiori a 20000 euro non cambierà molto, in quanto il beneficio è riconosciuto come trattamento integrativo. Per quelli rientranti tra i 28000 e i 32000 è invece riconosciuto un aumento delle detrazioni pari a 1000 euro. Vediamo chi invece subirà la perdita di cifre considerevoli.
Coloro che avranno perdite considerevoli sono tutti quelli che hanno redditi compresi tra 20000 e 35000 euro, in quanto vedranno un abbassamento della loro capienza fiscale e avranno quindi diritto a detrazioni minori. Il motivo si riscontra nell’aumento della detrazione per lavoro dipendente in busta paga, che si sottrae in automaticamente dall’imposta lorda per fare in modo tale che venga determinata quella netta, che sarà sicuramente più bassa.
Le detrazioni sugli oneri e spese, infatti, si hanno fino a concorrenza della capienza fiscale. Invece coloro i quali hanno redditi superiori a 35000 e inferiori a 40000 euro avranno un vero e proprio guadagno, dal momento che questi erano i lavoratori esclusi nel corso del 2024 dal taglio al cuneo fiscale.