Pagare la benzina e il diesel solo 15 centesimi al litro sarebbe un sogno, vero? Ebbene basta uscire qualche chilometro dall’Italia perché diventi realtà.
Ogni anno ci troviamo a confrontarci con le oscillazioni del prezzo del petrolio e con quelle relative – ma non sempre strettamente collegate – del costo finale di benzina e diesel. Nel 2024 la soglia dei 2 euro al litro è stata abbondantemente superata (toccando nuovi e poco piacevoli record) per lunghi periodi e a poco è servito l’obbligo per le stazioni di rifornimento di adeguarsi ad un prezzo medio.
Se da un lato la normativa ha cancellato le speculazioni da parte dei singoli gestori delle pompe di benzina, dall’altro non ha potuto avere effetti sull’andamento del mercato globale e sui rincari che sono strettamente legati alle decisioni dell’OPEC. Per fortuna la fine dell’estate ha portato anche ad un taglio netto del costo del greggio.
Il prezzo al barile è stato tagliato del 18% a partire dal 9 settembre, attestandosi a 71 dollari circa a barile. Per il momento la situazione rimane stabile e le ultime dinamiche del mercato azionario non hanno per fortuna influito. Il timore è che la stima mensile da parte degli esportatori possa portare ad un nuovo rialzo, ma per il momento la situazione sembra sotto controllo.
Il prezzo medio della benzina in Italia è di 1.756 euro al litro, ben al di sotto del massimo annuale che ha toccato i 2.184 euro al litro. Lo stesso discorso vale per il gasolio che oggi in media costa 1.640 contro i 2.154 toccati lo scorso 14 marzo. Anche il raffronto con le medie dell’UE non è così negativo, visto che c’è un +0.005 per il costo della benzina e un +0.015 per quello del diesel.
Diverso è il discorso se si vanno analizzare i costi Paese per Paese. Il carburante costa decisamente di meno in Spagna, Svezia, Slovenia, Turchia, Ungheria e Moldavia (qui si arriva vicino all’euro al litro) e si scende persino sotto l’euro al litro in Russia e paesi extra europei.
Le ragioni di queste differenze sono principalmente due: la produzione interna e le tasse. Nei Paesi in cui il costo al litro è inferiore a un’euro ci si trova di fronte a situazioni vantaggiose, ovvero in cui il petrolio si esporta. Per quanto riguarda le variazioni di centesimi invece la discrepanza è da rintracciare nella tassazione (le famigerate accise di cui si parla ormai da decenni).
Come fare dunque per risparmiare sul costo del carburante? Chi abita in Friuli può approfittare della vicina Slovenia dove la benzina costa in media 30 centesimi in meno al litro. Più complesso invece approfittare della Libia e del costo irrisorio del carburante da quelle parti.
Da quelle parti infatti è possibile acquistare la benzina a 15 centesimi al litro, ma è complesso portare il carburante in Italia. Sebbene la Libia sia distante 300 chilometri soltanto dalla parte più a sud dell’Italia (Lampedusa), l’unico modo per approfittare dei costi irrisori sarebbe quello di trasportare il carburante via mare.
Il gioco inoltre non varrebbe la candela, visto che la normativa – per ragioni di sicurezza – consente di trasportare il carburante solo all’interno dei serbatoi delle auto oppure in apposite taniche che possiedono la certificazione Ce, per un massimo di 60 litri per volta.
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