Fai molta attenzione, perché questi errori nascosti sulla pensione potrebbero costarti molto caro: potresti correre il rischio di perderla completamente.
Quando si parla di pensione, è facile pensare che una volta ricevuto il denaro, tutto sia risolto per sempre. Ma non sempre è così. Molte persone non sono consapevoli del fatto che, anche se si riceve una prestazione dall’INPS, ci sono delle regole da seguire, e degli errori che, se non evitati, possono comportare seri problemi. Alcuni errori possono addirittura costare la restituzione di somme ricevute, a volte anche di importi molto alti.
Una delle cose più importanti da ricordare è che le prestazioni pensionistiche non sono sempre definitive. L’INPS, infatti, può rivedere le prestazioni pensionistiche ogni anno, soprattutto quelle legate a situazioni reddituali o familiari del beneficiario. Ad esempio, le somme aggiuntive sulla pensione, come gli aumenti legati al reddito o a particolari condizioni familiari, devono essere confermate annualmente tramite comunicazioni ufficiali (come il modello RED). Se il pensionato non invia questi aggiornamenti, l’INPS ha il diritto di sospendere o addirittura revocare l’intera prestazione.
Non solo: se l’ente previdenziale scopre che una persona ha ricevuto indennità a cui non aveva diritto, può chiedere la restituzione dell’intero importo percepito. Questo è uno dei rischi maggiori per chi non presta attenzione alle regole che regolano il proprio stato pensionistico.
Un altro errore comune riguarda il ritorno al lavoro dopo essere andati in pensione. In alcuni casi, i pensionati non possono cumulare il reddito da pensione con quello da lavoro, a meno che non si tratti di lavori occasionali con un guadagno limitato. Questo è particolarmente rilevante per chi ha usufruito di misure pensionistiche come la Quota 100, che è stata attiva fino al 2023, ma anche per chi beneficia dell’APE sociale.
Se un pensionato decide di lavorare, anche se in modo saltuario, e supera i limiti consentiti, l’INPS può sospendere la pensione e richiedere la restituzione di quanto già percepito. Un esempio recente di cronaca riguarda un pensionato che, dopo aver guadagnato solo 77 euro facendo la comparsa in un film, ha visto sospesa la sua pensione e ha dovuto restituire 20.000 euro. Questo può accadere anche se il reddito supplementare è modesto, quindi è importante fare attenzione e rispettare le leggi in vigore, per evitare di trovarsi in difficoltà economiche in seguito.
Per evitare brutte sorprese è importante seguire attentamente le regole imposte dall’INPS e aggiornare subito la propria situazione reddituale e familiare.
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