Ho trovato 50 Euro sotto al tergicristalli, ho capito troppo tardi che era una truffa

Attenzione alla truffa dei 50 euro sotto al tergicristallo. Ecco come funziona il nuovo raggiro e come evitare di cascare nella trappola.

La nota truffa del campo dei miracoli e degli zecchini d’oro architettata ai danni del povero Pinocchio dal gatto e dalla volpe è un po’ il modello di tutti gli inganni. O meglio, il modello dei raggiri che fanno leva sul desiderio di arricchirsi facilmente. Il trucchetto usato dai truffatori è sempre quello: farci credere che i soldi spuntino dal nulla, come frutti spontanei della terra.

50 euro sotto il tergicristallo uomo disperato
Ho trovato 50 Euro sotto al tergicristalli, ho capito troppo tardi che era una truffa – jubilaeumlauretanum.it

A quel punto non ci sarebbe altro sforzo da fare se non quello di allungare la mano per raccoglierli. Sappiamo bene come finisce la storia: i due compari riescono a gabbare l’ingenuo burattino che aveva abboccato alla loro esca. La truffa dei 50 euro sotto al tergicristallo funziona sostanzialmente alla stessa maniera.

Faremo bene infatti a fare attenzione a questa truffa che si è diffusa inizialmente in Francia, dove la scorsa primavera i truffatori hanno cominciato a usare questo espediente. A dare l’allarme sui social media è stata la polizia dell’Alta Garonna, che ha spiegato ai cittadini come funziona il nuovo inganno.

Truffa dei 50 euro sotto al tergicristalli, come funziona il nuovo inganno

Se c’è qualcosa che non fa difetto a ladri e truffatori è la loro capacità di mettere la creatività al servizio del crimine. Il caso della truffa della banconota da 50 euro infilata sotto il tergicristalli è un esempio da manuale di questa astuzia maligna. Chi rifiuterebbe la manna di un frusciante bigliettone da 50 euro a portata di mano?

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Truffa dei 50 euro sotto al tergicristalli, come funziona il nuovo inganno (Foto X @PoliceNat31) – jubilaeumlauretanum.it

Proprio questa è l’esca adottata dai ladri, che contano sul fatto che raramente l’automobilista guarda il parabrezza se non una volta salito a bordo dell’auto, quando si appresta a mettere in moto per ripartire. La banconota “miracolosa” ci appare in genere solo quando siamo pronti a metterci in viaggio con la macchina.

Il primo istinto è quello di scendere dal veicolo per raccogliere dal tergicristallo l’inatteso dono del cielo. Un gesto che richiede al massimo qualche secondo, un lasso di tempo così breve che porta pochi, per non dire nessuno, a prendere una elementare precauzione come quella di chiudere la portiera o di portarsi dietro la chiave dell’auto.

Una tempistica più che sufficiente al ladro che, opportunamente appartato. si lancia al posto di guida per poi dileguarsi davanti agli occhi dello sbalordito proprietario. I ladri colpiscono quando l’ignaro automobilista scende dall’auto per prendere la banconota-esca (ovviamente falsa) con le chiavi ancora inserite.

A questo punto i malviventi salgono in auto e scappano. A essere presi di mira sono soprattutto gli automobilisti più giovani e quelli più anziani. La polizia francese ricorda che si tratta di una tecnica consolidata adottata da criminali professionisti che colpiscono “a ondate” in alcune stagioni, muovendosi rapidamente nelle aree individuate per mettere a segno i loro colpi.

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