Per quale motivo il colore rosso è stato associato indissolubilmente al periodo delle festività natalizie?
Difficile non pensare al rosso come al colore più iconico delle festività natalizie. Ma perché si è imposto come assoluto protagonista di questo periodo dell’anno? Un ruolo, potremmo pensare, deve averlo giocato la liturgia dell’Avvento, ma le cose sono meno scontate di quanto possiamo credere.

Il rosso in realtà si è imposto nel mondo occidentale ben prima della nascita del Cristianesimo, anche per motivi pratici (i pigmenti rossi sono stati tra i primi a essere disponibili per essere usati nella pittura e nella tintura). Fin dall’antichità questo colore simboleggia il fuoco e il sangue, entrambi simboli ambivalenti: di vita ma anche di morte.
Così il rosso è diventato il colore dello Spirito Santo e delle lingue di fuoco vivificanti e rigeneratrici discese sugli apostoli, ma anche il colore dell’inferno, delle fiamme di Satana annientatrici e consumatrici. Rosso è il colore del sangue salvifico di Cristo, ma anche dei crimini di sangue e delle impurità rituali. Ma come è nata l’associazione tra il rosso e il Natale?
Rosso, il motivo per cui è diventato “il” colore del Natale
A quanto il rosso non c’entra molto – almeno direttamente – con le celebrazioni liturgiche del periodo natalizio. Con la prima domenica d’Avvento, con la quale comincia il nuovo anno liturgico, il colore degli ornamenti della Messa cambia: dal verde del tempo ordinario si passa al viola, colore della preparazione nel tempo forte dell’Avvento.

Il rosso si usa per simboleggiare il fuoco dello Spirito Santo, il sangue versato da Cristo durante la Passione e quello dei martiri. Durante la celebrazione della Natività si usa invece il bianco, colore associato alla pace e alla purezza. L’origine del rosso come colore natalizio ha origini differenti.
Potremmo dire che l’associazione rosso-Natale deriva dalla combinazione tra una strategia di marketing e la tradizione popolare. Bisogna partire dalla figura di Babbo Natale, la versione “laica” di San Nicola, antico vescovo di Myra (IV secolo), conosciuto per la generosità verso i bambini.
A plasmare l’aspetto di Babbo Natale come lo conosciamo oggi (un anziano rosso vestito con una folta barba bianca e un sorriso smagliante) fu il vignettista statunitense Thomas Nast nel 1886, in omaggio al colore del fuoco e a San Nicola. Nel 1931 la Coca-Cola incaricò l’illustratore Haddon Sundblom di disegnare Babbo Natale per le sue pubblicità natalizie. Sundblom modificò leggermente l’iconografia già esistente di Babbo Natale, che da allora venne usata con regolarità a scopi pubblicitari.
Non si può dire che la Coca-Cola abbia inventato Babbo Natale. Sicuramente però ha definitivamente associato al colore rosso la sua figura, diventata poi iconica a livello planetario. Il rosso così si è trasformato nel colore natalizio per eccellenza: le sue tonalità calde poi si sposano alla perfezione con l’atmosfera di festa e accoglienza tipica del Natale.