Sono state emanate nuove regole riguardanti PayPal e il suo servizio di pagamento digitale: le norme saranno sempre più stringenti.
La società statunitense ha visto luce alla fine degli anni ’90 e nel corso degli anni è andata incontro ad importanti cambiamenti tra fusioni e acquisti, fino alla sua scorporazione da eBay (che ne ha detenuto il controllo per diverso tempo) nel 2015. Oggi PayPal è una delle piattaforme specializzate in servizi di pagamento digitale più utilizzata dagli utenti. Tuttavia, molto presto sarà regolata da una nuova – e più severa – normativa.
Sono diversi i motivi per cui sempre più persone decidono di affidarsi ad un’applicazione che consente di effettuare trasferimenti di denaro online come PayPal. Tra i vantaggi principali troviamo la facilità con cui è possibile iscriversi alla piattaforma che può essere usata per inviare o ricevere pagamenti senza dover necessariamente fornire i dati della propria carta ai destinatari.
Gli utenti hanno modo di collegare l’account ad un massimo di 24 carte di credito in seguito alla sua verifica. L’applicazione permette di aprire un conto corrente su cui caricare (o prelevare) denaro. PayPal si contraddistingue per la sua semplicità d’uso e, tramite la piattaforma, è possibile procedere anche con acquisti online.
Non sorprende, quindi, che un numero sempre maggiore di persone decida di ricorrere ai servizi offerti da PayPal. Tuttavia, la crescente popolarità di applicazioni simili negli ultimi anni ha portato in auge il dibattito relativo alla loro sicurezza per gli utenti. Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) ha espresso una certa preoccupazione in merito.
L’agenzia governativa ha preso una decisione molto importante, andando a modificare la normativa riguardante i controlli sulle aziende che operano come se fossero istituti bancari (pur senza esserlo). Tra queste sono comprese società come PayPal e Apple Pay, strumento che permette di effettuare pagamenti contactless.
Ad aver messo in allarme il CFPB sono, in particolare, una serie di criticità legate a tali piattaforme. A partire dalla privacy degli iscritti, un diritto che dovrebbe sempre essere garantito. Le aziende di pagamenti online, giorno dopo giorno, registrano sempre più informazioni relative ai clienti e alle transizioni che fanno. La possibilità di impedire che i propri dati vengano raccolti, però, molto spesso non viene contemplata da app per il trasferimento di denaro via Internet.
Tutto ciò si lega ad un’altra questione, ossia quella del de-banking. Il fenomeno, che consiste nella perdita del proprio conto corrente, si fa più frequente con piattaforme come PayPal o Apple Pay se confrontate alle banche: si tratta di un pericolo da non sottovalutare per chi è ormai abituato ad affidarsi a questi servizi.
Infine, gli utenti sono maggiormente esposti al rischio di truffe. Se le banche permettono di fermare (o contestare) le transizioni fraudolente avvenute sul proprio conto, ricevendo un rimborso per i danni, lo stesso non si può dire dei servizi di pagamento online che non assicurano la stessa attenzione nel caso di frodi. Tutti questi elementi non giovano sicuramente all’esperienza degli iscritti, ai quali andrebbero assicurate più garanzie in termini di sicurezza.
Con questi detersivi fai da te per lavare i pavimenti, non dovrai più andare al…
Nihan, nelle puntate di Endless Love dal 2 al 7 dicembre, verrà portata in carcere:…
La praticità è la salvezza degli impazienti anche davanti ad un terribile soffione della doccia…
Attenzione alla truffa dei 50 euro sotto al tergicristallo. Ecco come funziona il nuovo raggiro…
L’Assegno di inclusione porta con sé una novità importante per il mese di dicembre, con…
La trasformazione incredibile dell’ex-tronista di Uomini e Donne: prima era davvero bellissima, ma ora è…