Con l’arrivo del nuovo Decreto Fiscale 2025 si prospettano grandi cose. La ripresa economica ha raggiunto la sua fase di inizio?
Il Nuovo Decreto fiscale 2025 equivale davvero alla pace tanto attesa? Attenzione, con serenità non si fa riferimento ad un periodo avulso da tassazioni, ma da una situazione di svolta dalle dinamiche ben precise. Scontistiche, detrazioni e tasse meno gravi si attendono con ansia, ma valgono per tutti? Essere informati è il primo passo per accogliere i vantaggi delle novità.
Il Parlamento sta studiando con cura le mosse da porre in essere. Dato il critico quadro economico-sociale degli ultimi tempi, gli economisti al vertice non si possono permettere di correre rischi. Significherebbe aggravare ulteriormente le condizioni dei cittadini.
Inflazione, stagnazione, blocco pensioni, e precariato sempre più sminuente la dignità del singolo, sono dei problemi troppo grossi per passare inosservati. Il benessere della collettività sta decisamente venendo meno, per cui bisogna puntare su una situazione fiscale differente, sicuramente più dalla parte dei contribuenti.
Il nuovo decreto previsto per il 2025 si presta ad essere un “salva-gente” a tutti gli effetti. Si parla di estensione dei tempi con proroghe nei pagamenti, ma anche di rottamazione di cartelle esattoriali a condizioni più sostenibili. La data di scadenza è il 18 dicembre, entro questo periodo tutto dovrà essere perfettamente delineato, e conoscerne le caratteristiche più vantaggiose aiuta a gestire al meglio le proprie finanze, e perché no, capire come destinare le proprie risorse.
Tutto sul nuovo Decreto Fiscale 2025: i punti essenziali
Capire come destinare le risorse ed ottimizzare il risparmio è ciò che possono fare già da adesso i cittadini più oculati e previdenti. Il periodo corrente è duro, dire che arrivare a fine mese è arduo anche per chi ha due stipendi, significa delineare la condizione di vita dell’italiano medio. Vuol dire che ad essere in crisi è la fascia più ampia di popolazione. Tagli alle tasse, riduzioni, proroghe e modifiche di grande peso, elenco di tutte le modifiche in arrivo, dalla prima all’ultima.
Primo possibile taglio che fa gioire i contribuenti, è quello sul Canone Rai. È da sempre un argomento che suscita discussioni, poiché molti ritengono che pagarlo sia assurdo. Se inizialmente il Governo aveva assunto la posizione di voler abbassare l’importo annuale da 90 a 70 euro, ad oggi questa misura non figura nel testo della Legge di Bilancio. La possibilità è che si riduca ancora di più, ma c’è chi sta puntando ad eliminarlo del tutto.
Segue il rinvio del secondo acconto delle imposte sui redditi, posticipando la scadenza dal 30 novembre al 16 gennaio 2025 per chi è possessore di partita IVA ed ha un ricavo annuale fino ai 170 mila euro. I contribuenti potrebbero guadagnare un mese in più per pagare le imposte. Come se non bastasse, si propone anche la rateizzazione in 5 momenti distinti delle imposte. Si parte del 16 gennaio fino ad ogni 16 del mese per completare il pagamento.
Ci potrebbe essere anche per i contributi INPS ed INAIL una possibile rateizzazione, ma non è ancora ufficiale. Le stesse novità sulla rottamazione delle cartelle esattoriali fa pensare ad una nuova pace fiscale. Si vorrebbe permettere ai contribuenti di saldare i debiti in 18 rate, e quelle successive alla prima dovrebbero essere sostenute con un tasso di interesse annuo che ammonta solo a 2%. Quindi, si cerca in ogni modo di stabilire una situazione conveniente per i cittadini.
Nel nuovo Decreto figura persino il Piano Transizione 5.0 che prevede di sostenere le aziende nei progetti di investimento in risorse ecosostenibili. Per ultimo, ma non meno importante, si ricorda il preventivo biennale per i soggetti ISA, sigla che indica gli Indicatori Sintetici di Affidabilità, la cui scadenza è stata posticipata al 12 dicembre 2024.