Le opzioni di pensionamento e pensione anticipata in Italia sono tante ma attenzione a scegliere la misura giusta o anche la tua famiglia potrebbe venire penalizzata in futuro.
Quando si parla di pensioni i dubbi sono sempre più delle certezze. Una cosa, almeno per ora, sembra, tuttavia, sicura: il Governo di Giorgia Meloni, per il 2025, ha deciso di non introdurre nuove misure per agevolare le uscite anticipate dal lavoro ma ha riconfermato tutte le opzioni già esistenti.
Pertanto, sebbene resterà ancora in vigore la legge Fornero, sarà comunque possibile anche nel 2025 fruire di un ampio spettro di misure per accedere alla pensione con qualche anno di anticipo. Infatti ritroveremo a farci compagnia anche il prossimo anno Quota 41, Quota 103, Ape sociale e Opzione Donna: tutte misure che, per ora, non sono diventate strutturali ma necessitano di riconferma di anno in anno.
Attenzione, però, a scegliere con cura la misura di pensione anticipata che davvero faccia i tuoi interessi perché alcune opzioni, sebbene inizialmente molto allettanti, a conti fatti potrebbero penalizzare sia te che i tuoi familiari. In particolare, se scegli di accedere alla pensione anticipata con una misura, i tuoi familiari non potranno avere la pensione di reversibilità in futuro.
Via libera a tutte le misure di pensione anticipata già in vigore anche per il 2025. Il Governo di Giorgia Meloni non ha introdotto nuove misure ma ha riconfermato quelle già esistenti. Una misura, in particolare, sembra molto vantaggiosa ma nasconde un “tranello” che in pochi conoscono: in caso di decesso del titolare dell’assegno previdenziale, i familiari non riceveranno nessuna pensione di reversibilità.
La pensione di reversibilità spetta al coniuge – o, in certi casi, ai figli – superstite di un soggetto già titolare di assegno previdenziale dopo il suo decesso. Se il defunto, invece, non era ancora in pensione ma aveva almeno 15 anni di contributi – o almeno 5 di cui 3 maturati nell’ultimo quinquennio antecedente al decesso – allora non si può parlare di pensione di reversibilità ma di pensione indiretta.
Se una persona, però, decide di accedere alla pensione anticipata con Ape sociale, allora i suoi familiari superstiti, dopo il suo decesso, non riceveranno alcuna pensione di reversibilità in quanto Ape sociale non è una vera e propria pensione ma un “assegno ponte” che accompagna fino alla pensione.
Questa misura consente di lasciare il lavoro a soli 63 anni e 5 mesi di età e con appena 30 anni di contributi. Non si rivolge a tutti ma solo alle seguenti categorie:
Con Ape sociale l’assegno mensile non può mai superare i 1500 euro al mese e non è reversibile se il soggetto titolare dell’assegno muore prima di aver raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia, cioè 67 anni. Se, invece, muore dopo, la moglie o i figli riceveranno normalmente la pensione di reversibilità.
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