Non è solo una la ragione, ma il dubbio sorge spontaneo: perché ci si ammala di più in inverno? Ne parlano gli esperti, soprattutto per tutelarsi e non assentarsi… dal lavoro!
Prendere giorni di malattia potrebbe non essere così facile in questo mondo in cui si vive solo per lavorare. Infatti, più che l’assenza dal posto di lavoro, occorrerebbe valutare la modalità migliore per prendersi cura di sé, perché avere la febbre non è proprio una passeggiata! Rinchiudersi in casa e non avere vita sociale, potrebbe essere un incubo per chi non ama la solitudine. Al di là di ciò, bisognerebbe capire perché ci si ammala di più in inverno: coprirsi o no, fa la differenza?
La prima cosa che si fa quando ci si espone a basse temperature è quella di coprire naso, bocca ed orecchie, perché a detta dei più saggi, vestirsi in maniera leggera potrebbe favorire l’insorgere di malanni di stagione. Ma com’è possibile che in tanti paesi del Nord e nelle lande più desolate, c’è persino chi ha l’abitudine di fare il bagno nei laghi ghiacciati e scoppia di salute? I dubbi sorgono, anche perché si vuole davvero capire la ragione che porta le persone a stare peggio durante l’inverno.
Febbre, virus, raffreddori, senza dimenticare anche tutto ciò che concerne l’apparato intestinale. Non si tratta soltanto di malesseri legati all’apparato respiratorio. Com’è possibile che persino queste patologie stagionali, non legate al freddo quindi, determinino l’insorgere di malattie?
Potrebbe non essere solo il freddo, ma ci sono delle dinamiche che accelerano i malanni di stagione. Quindi, si conferma che in inverno ci si ammala di più, la differenza però sono le ragioni che comportano questa condizione. Coprirsi o non coprirsi, è questo il dilemma o c’è dell’altro da tenere in considerazione?
Capire perché ci si ammala di più in inverno: coprirsi è una fake news?
Accertato che in inverno ci si ammala di più, bisogna finalmente capire quali sono le ragioni che determinano ciò. Durante la fredda stagione si passa molto tempo in posti al chiuso, quindi non si è fortemente esposti alla intemperie climatiche. Nonostante ciò, con una maggior cautela, si sta comunque male. Il freddo ha le sue colpe? La parola agli esperti!
In primis, stare troppo tempo al chiuso potrebbe non essere affatto un vantaggio. Sicuramente star “cautelati” ha i suoi benefici, ma stare a contatto con gente infetta, anche se non manifesta sintomi, in uno spazio ristretto, è la principale via del contagio. Come se non bastasse, il freddo incide biochimicamente sul sistema immunitario umano, depotenziandolo di circa il 50%. Con ciò quindi, si afferma che coprirsi serve?
Assolutamente no, è una fake news! Perché alla fine dei conti si potrebbe essere più deboli, ma comunque ci si ammala. Quindi, la verità dei fatti è che non ci si ammala per il freddo, ma per le condizioni indirette generate da quest’ultimo. Non sono i “colpi di freddo” a far stare male, ma i batteri che circolano e che il proprio sistema immunitario non riesce a fronteggiare.
Raffreddori e virus di vari sono di natura virale, non sono causati dalle temperature rigide. Goccioline di saliva che viaggiano per aria attraverso colpi di tosse e starnuti, sono loro ad essere la causa di tutto in primis. Se poi fattori come la mucosa si ristagnano nelle vie respiratorie, le infiammazioni sono avvantaggiate.
Sicuramente il freddo “può favorire l’indebolimento del corpo” ed essere spiacevole come sensazione, ma non è la causa principale. Se il pensiero comune dice di coprirsi se non ci si vuol beccare un malanno presenta una parvenza di verità, ma non è la motivazione principale. In conclusione, è per tutti questi fattori che ci si ammala più spesso durante l’inverno. Il freddo aumenta solo le probabilità perché si prediligono posti chiusi in cui potrebbero proliferare più batteri, ma non è la causa scatenante.