Roma nasconde tutt’oggi inestimabili reperti storici. Il tempo ha contribuito a celare i suoi gioielli, facendoli progressivamente rinascere.
La Capitale, come la conosciamo oggi, è molto diversa da come si presentava in passato. “Roma caput mundi” – si dice, poiché nella sua esistenza millenaria nasconde una grandezza inarrivabile ed inestimabile.
Gran parte della sua maestosità è celata, nascosta dal tempo e dall’evoluzione della società. Raramente tuttavia si ottiene risposta al quesito: perché gran parte dell’antica Roma si trova nel sottosuolo della città?
Una serie di fattori hanno contribuito a creare progressivamente l’attuale Capitale d’Italia. Ciò implica una convivenza – talvolta inconsapevole – tra antico e attuale, passato e presente. Roma nasconde tutt’oggi inestimabili reperti storici, sepolti sotto la frenesia della metropoli. Non a caso gli organi comunali ci pensano dieci volte prima di inaugurare un nuovo cantiere, poiché questo implica il rispetto del Codice dei Beni Culturali, il quale regolamenta la tutela del patrimonio artistico, ambientale e storico. È sufficiente incappare in una strada, una domus oppure un antico mercato per interrompere categoricamente i lavori e passare il testimone a storici ed archeologi.
Com’è possibile dunque che la Capitale celi oltre dieci metri di civiltà? Ciò scaturisce da una combo di fattori prettamente umani e puramente ambientali. In primo luogo, i terremoti e le frequenti inondazioni del Tevere hanno comportato l’accumulo di sedimenti e materiale di scarto, intrappolando così abitazioni intere, strade e costruzioni in prossimità del fiume e delle zone sismiche. Quanto prodotto dalle catastrofi non veniva ripulito gradualmente come accade oggi. I cittadini erano costretti ad attendere che i detriti si ossidassero. Costruivano successivamente sopra di essi, creando inconsciamente dei veri e propri strati storici di umanità.
In secondo luogo, le costruzioni e ricostruzioni hanno giocato un ruolo altrettanto rilevante. Roma vanta un’esistenza di oltre 2.500 anni, un periodo nel quale le vecchie strutture sono state demolite per fare spazio alle nuove. Molti edifici sono stati riadattati alle nuove esigenze della società, così come le strade e i centri abitati. Esistono infatti abitazioni che vantano una doppia, se non tripla, struttura storica, risalente a periodi profondamente distanti l’uno dall’altro. Questo fenomeno si consumò aggressivamente durante il Rinascimento e il Medioevo.
La popolazione aumentò e, in concomitanza, la Chiesa Cattolica ottenne un ruolo sempre più dominante nella gestione delle risorse dello Stato. Si costruirono cattedrali, basiliche, scuole e sedi per i vari ordini religiosi. Roma acquistò così una nuova fisionomia, nuova vita, poggiata comodamente sulle fondamenta dei predecessori. Per questo motivo sconvolge osservare il Colosseo, così come gli scavi dei Fori Romani e ancor più immaginare che, sotto di essi, la Capitale avrebbe ancora molto da mostrare e soprattutto raccontare.
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