L’elenco in questione è di estrema importanza. Tutto su quali bonus sono stati prorogati nel 2025 è una fonte di salvezza per i contribuenti.
Se c’è qualcosa che spaventa in questa fase economica, è proprio il timore di non riuscire ad arrivare a fine mese facendo fronte a tutte le spese del caso. Ci sono dei bonus che scadono a dicembre, ma alcuni di questi torneranno anche al prossimo anno. Di quali si tratta? Soprattutto chi sono i beneficiari di queste misure?
Il Welfare State ha come obiettivo il benessere di cittadini, se non agisce in virtù di questo obiettivo, ecco che il malessere generale non può che acuirsi. Cosa rende i contribuenti sempre più preoccupati? L’inflazione non si placa, e con essa gli stessi salari non si stabilizzano, anzi sono bloccati come anche le pensioni, nonostante queste ultime dovrebbero andare di pari passo con il livello dei prezzi.
Così, anche la stagnazione economica, una fase di stallo nella crescita, contribuisce ad aggravare la situazione. Quindi, se si può tamponare in qualche modo la problematica socio-economica, è proprio con l’ausilio di queste misure. Questa è la ratio che determina la decisione del governo di mantenere alcune di queste soluzioni.
Elenco di quali bonus prorogati: decisione della Camera
Fatto il punto della situazione, la decisione è condivisa anche dalla popolazione che necessita di misure di sostegno al proprio reddito, il quale da solo, non è in grado di far fronte alla situazione. A determinare tutto il vaglio della nuova Legge di Bilancio, quella prevista per il 2025, la quale è ancora in fase di discussione, ma gli intenti di aiuto ai cittadini, sono abbastanza chiari.
La Camera dei Deputati sta analizzando come gestire al meglio i fondi e le risorse a disposizione, soprattutto andando ad incentivare laddove sembrano esserci maggiori esigenze. Appunto, è sul fronte prima casa e ristrutturazione che si mantiene la prima misura. Si conferma a pieno regime il Bonus Ristrutturazioni con detrazione del 50% sulle prime case, evidenziando una riduzione al 36% per le seconde.
Cosa è destinato a cambiare? Ci sono maggiori benefici, ma diretti ad una platea ristretta. La detrazione consta sull’IRPEF, una delle tasse più ostiche per i cittadini, quella sul reddito della persone fisiche. Questo vantaggio è posto in relazione alle spese impiegate per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, senza dimenticare restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione.
Questa agevolazione è determinata dall’articolo 16 bis del TUIR, cioè il Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Dal 1° gennaio le prime case avranno la detrazione sopracitata su un tetto limite di 96 mila euro. Ancora nel 2026 e 2027 è prevista una riduzione di aliquota al 30%, mantenendo lo stesso tetto massimo. Per le seconde case la detrazione è del 36% nell’anno nuovo sempre su 96 mila euro, e negli anni successivi è del 30%.
Per beneficiarne bisogna avere come requisito principale il godimento del diritto reale sull’immobile, rispettando le normative di urbanistica ed edilizia. Quali sono i lavori ammessi? Sono molteplici, vanno dall’installazione di nuovi ascensori alla sostituzione degli infissi, o ancora la rimozione delle barriere architettoniche e lavori importanti come la bonifica dall’amianto. Ovviamente, tutti gli interventi devono essere tracciabili, deve esserci piena trasparenza nei pagamenti per poter consolidare il bonus.
Ci sono altre novità per i bonus edilizi, appunto detrazioni in Manovra 2025, taglio Ecobonus 2025 per gli interventi di riqualificazione energetica sulla prima casa, lo stesso Superbonus per i condomini con una riduzione delle tasse al 65% grazie ala sola presentazione della CILA-S. Ancora è previsto anche il bonus mobili con una detrazione sempre al 50%, rimane stabile, su 5 mila euro di spesa.