Non si sottovaluta nemmeno un aspetto quando si tratta del Bonus asilo nido: arriva in tempo? Giunge al momento giusto, ma non solo, bisogna correre e non perderlo!
Se è di corsa ai benefici che si parla, non bisogna dimenticare i migliori aiuti in circolazione. Il Bonus asilo nido rientra tra questi, poiché far fronte alle spese del quotidiano è diventato sempre più complesso, specie quando entrano in gioco anche le esigenze dei più piccoli. Arriva un momento in cui trovare la soluzione migliore non è così facile.
Il Bonus asilo nido è la manovra di punta del Welfare State, la quale viene proposta ormai da tempo, proprio per gli innumerevoli vantaggi che presenta. È rivolta a tutti i genitori con minori e con l’esigenza di pagare la retta dell’asilo nido. Quando si lavora, con chi si lascia i piccoli di casa se non si hanno i nonni?
Ma al di là di ciò, anche i bambini della più tenera età devono socializzare e crescere con gli altri, per cui è una condizione che va soddisfatta a prescindere. Peccato che i costi siano un grosso problema, il caro vita condiziona anche queste scelte.
Ma è proprio qui che la manovra economica interviene. La domanda da inoltrare serve proprio per ottenere quel sostegno economico che serve per pagare la sopracitata retta, ma non solo. Quando arriva? È un altro quesito importante, perché i tempi fanno la differenza.
La domanda va inoltrata direttamente all’INPS sul portale ufficiale, e va fatta in relazione al minore del proprio nucleo familiare. Quindi, avere una “fotografia economica”, cioè l’ISEE aggiornato per tempo, è un altro dettaglio da non dimenticare. Ci sono tre fasce di riferimento: di 25 mila euro, per poi giungere ad una somma tra questo dato e i 40 mila euro, e massimo quest’ultima.
Quindi, entro il tetto massimo di 40 mila euro si può fare domanda, ed in relazione all’ISEE ottenere una determinata somma. Infatti, per chi sta entro i sopracitati 25 mila euro l’anno, ottiene 3 mila euro l’anno con importo massimo di 272 euro al mese. Se si rientra nella seconda fascia, tra i 25 mila euro e i 40 mila euro, si ottiene circa 2500 euro l’anno, e in proporzione al mese circa 227 euro. Mentre chi arriva al limite, i 40 mila euro, può avere 1500 euro l’anno e al mese 136 euro. La durata dell’erogazione è di 11 mesi per tutte le fasce di ISEE.
Il bonus spetta al genitore con figli che hanno massimo 3 anni, appunto l’età limite del nido, la cui scelta può ricadere sia sul pubblico che sul privato. Senza dimenticare che la domanda può esser fatta anche quando il bambino ha raggiunto i tre anni d’età, purché sia nell’anno solare. Vale per figli biologici, adottati ed in affido temporaneo. Possono farne richiesta anche i genitori stranieri apolidi, rifugiati, e titolari di protezione internazionale equiparato a cittadino italiano.
Ancora chi è titolare di Carta blu, cioè “lavoratore altamente qualificato”, e ogni lavoratore di Marocco, Algeria e Tunisia in vista degli gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e questi Paesi. Infine, anche il lavoratore autonomo può. Tutto questo quando? Il termine comune previsto per tutti è determinato dalla legge n. 241/1990 ed ha il valore di 30 giorni. Ma ci sono dei casi in cui ciò può essere soggetto a variazioni.
Proprio per questo sul sito ufficiale è possibile scaricare le tabelle che analizzano caso per caso, riportando quando arriva il bonus con i tempi da attendere. Il beneficio è attivo e si può fare domanda entro il 31 dicembre dell’anno corrente.
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