Occhio a non perdere di vista i tempi per la Tredicesima: importi, tempi d’attesa, e possibili irregolarità. Come avere sotto controllo i propri interessi.
La Tredicesima arriva con il suo importo extra proprio per soddisfare le esigenze dei lavoratori. Che si tratti di dipendenti del settore pubblico o privato non importa, stessa cosa se si parla di pensionati, se arriva è una boccata d’aria fresca. Per avere tutto sotto controllo bisogna riconoscere quali elementi non possono mancare per tutelare la propria sfera economica.
La ratio dell’extra è quella di ottenere una gratifica economica che si aggiunge all’ammontare dello stipendio. Ma non solo. Quest’anno ci sono soltanto vantaggi per i lavoratori, perché sembrerebbe aggiungersi anche un bonus di 100 euro che rimpingua il portafoglio del risparmio dei cittadini più in difficoltà.
Nessuno viene lasciato solo in un Welfare che si rispetti, perché il benessere della collettività viene prima di ogni cosa. Procedendo con questa impostazione, è possibile riconoscere da alcuni dettagli se si è nei tempi giusti, soprattutto se manca qualcosa. Ci sono così tanti benefici che il rischio di perderne qualcuno è dietro l’angolo. Quindi, bisogna passare in rassegna la propria condizione economica.
Chi ha almeno un figlio a carico e un reddito annuo sotto i 28 mila euro raggiunge sicuro quest’ultimo extra. Mentre i pensionati, anche se non tutti, percepiranno 154 euro circa più la Quattordicesima. Un tesoretto niente male date le ultime difficoltà del quadro economico corrente.
Quanto aspettare? Soprattutto entro quando vigilare per avere la situazione sotto controllo?
Arriva la tredicesima: tutto quello che c’è da sapere!
Innanzitutto bisognerebbe fare il punto della situazione partendo dalla constatazione di “chi” riceverà sicuro la Tredicesima, poiché a quando pare il sistema non è estraneo ad esclusioni. Qualcuno si ritroverà privilegiato rispetto altri, non ci sono dubbi. Ma tra tutti i benefici in gioco, c’è comunque una modalità per non rimanere all’asciutto? Analisi concreta dei vantaggi in gioco.
La legge parla chiaramente, la Tredicesima è per tutti i dipendenti a tempo determinato e no, includendo apprendisti e part-time, una somma extra riconosciuta anche a baby sitter, badanti, colf, e chi ottiene la pensione di reversibilità. I parasubordinati, i lavoratori a progetto, gli stagisti e le partite iva e i percettori di assegno di accompagnamento, ne sono esclusi. Nemmeno chi ha la Naspi perché disoccupato può ottenere questo beneficio.
L’ammontare si calcola alla moltiplicazione della retribuzione mensile lorda per i mesi effettivi di lavoro, dividendo poi per 12. Per maturare un mese ci vogliono almeno 15 giorni di lavoro svolti, invece per i pensionati si ha a che fare con una semplice mensilità in più rispetto l’assegno percepito. Per i privati la Tredicesima si determina dalla contrattazione collettiva e la data di ricezione varia in relazione al tipo di contratto.
Ma c’è un mese di riferimento per tutti, si tratta di dicembre. Chi si occupa del settore commerciale, sono gli stessi contratti che implicano come data di ricezione il 24 dicembre. Stessa cosa per chi lavora nel metalmeccanico. Mentre nell’edilizia se ne occupa la Cassa Edile con quote mensili che ricoprono ferie e gratificazione natalizia sempre in relazione a delle scadenze.
Per gli insegnanti la tredicesima spetta il 14esimo giorno del mese, e nell’anno corrente visto che cade di sabato, la si ottiene con qualche giorno d’anticipo. Diverso è il caso dei supplenti che la ottengono il 16. Ultimi, i pensionati ottengono la somma nello stesso momento in cui vi è la rateazione mensile. Quindi, ritroveranno tutto su conto corrente il 2 dicembre, mentre chi ritira alla posta in base a quando viene chiamato dallo sportello.
