Questi insetti sono la scoperta rivoluzionaria che potrebbe salvare il pianeta

Questi insetti sono una scoperta rivoluzionaria, che potrebbe offrire una soluzione innovativa ed efficace per contrastare uno dei problemi ambientali più gravi.

Insetti scoperta
Insetti scoperta – jubilaeumlauretanum.it

L’inquinamento da plastica è uno dei problemi più gravi e urgenti che il nostro pianeta sta affrontando. Questo materiale, economico e versatile, è ovunque, dai sacchetti alle bottiglie, dai packaging agli oggetti di uso quotidiano. Ma il fatto che la plastica non si decomponga facilmente e persista nell’ambiente per decenni sta creando una crisi globale che minaccia la vita animale, l’ecosistema marino e, infine, anche la nostra salute.

Quando la plastica si rompe in frammenti sempre più piccoli, le microplastiche entrano negli ambienti naturali, contaminando l’acqua, il suolo e l’aria. Questo fenomeno non solo minaccia la biodiversità, ma può anche entrare nella catena alimentare, causando danni a tutte le specie, compresa l’umanità.

Questi insetti sono la scoperta rivoluzionaria

Una possibile speranza contro l’inquinamento da plastica potrebbe arrivare da un gruppo inaspettato di aiutanti: gli insetti. In particolare, i ricercatori del Centro Internazionale di Fisiologia ed Ecologia degli Insetti (Icipe) in Kenya hanno scoperto che le larve di un coleottero, conosciuto come verme della farina, sono in grado di consumare polistirolo, una plastica difficile da degradare e ampiamente utilizzata in imballaggi di vario tipo. Questa scoperta, pubblicata su Scientific Reports, suggerisce che le larve di Alphitobius diaperinus possiedono un’abilità unica che potrebbe essere usata per affrontare l’inquinamento plastico su larga scala.

Larve
Larve – jubilaeumlauretanum.it

I ricercatori hanno esaminato anche i batteri nell’intestino delle larve, scoprendo che sono in grado di degradare la plastica che mangiano grazie a microbi e enzimi specifici. “I microbi nel loro stomaco possono adattarsi a una dieta insolita come la plastica”, ha affermato Fathiya Khamis, una delle autrici dello studio. Questo potrebbe aprire la strada allo sviluppo di soluzioni biotecnologiche per affrontare la plastica in modo innovativo ed ecologico.

Combattere la plastica

L’inquinamento da microplastiche è un altro problema crescente che coinvolge tutti gli ecosistemi del nostro pianeta. Sebbene gli insetti non siano i primi responsabili di questo tipo di inquinamento, le ricerche hanno dimostrato che essi possono assorbire piccole particelle di plastica, specialmente in situazioni di scarsità di cibo. Un esperimento condotto dalla zoologa Michelle Tseng ha dimostrato che i vermi della farina, nutriti con mascherine chirurgiche tritate e mescolate alla crusca, sono riusciti a ingerire e assorbire una quantità significativa di microplastiche senza che questo influisse sulla loro crescita o sopravvivenza.

Lo studio ha rivelato che, dopo 30 giorni, i vermi avevano consumato circa la metà delle microplastiche, accumulando peso. Solo una piccola parte delle particelle è stata espulsa, il resto è stato assorbito nel loro corpo. Tseng e il suo team ora studiano come gli insetti riescano a digerire e smaltire queste particelle, con l’obiettivo di utilizzare queste informazioni per sviluppare soluzioni che possano essere applicate su scala globale.

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