Se pronunci questa parola al telefono, rischi di perdere completamente l’accesso al tuo conto corrente, con tutte le conseguenze negative che ne derivano.
Nel mondo moderno, non è più possibile immaginare di vivere senza un conto corrente. Una volta, qualche decennio fa, si poteva fare affidamento esclusivamente sui contanti, con stipendi consegnati in busta paga e transazioni quotidiane che non avevano particolari limiti sull’uso di denaro contante. Oggi, però, la situazione è cambiata radicalmente: nel 2024, il conto corrente è diventato un elemento imprescindibile della vita quotidiana.
Sul conto corrente vengono accreditati stipendi, pensioni e pagamenti. Inoltre, la carta di credito è ormai fondamentale per gestire acquisti online, viaggiare all’estero, o affrontare spese importanti come quelle legate all’acquisto di una casa o di un’auto. Insomma, vivere senza un conto corrente sarebbe oggi quasi impensabile.
Una delle truffe più subdole che colpisce spesso le persone è quella del “sì”. In pratica, i truffatori riescono a rubare l’intero saldo del conto corrente di una persona con una sola risposta: un semplice “sì”. Il modus operandi è tanto veloce quanto ingannevole: i malviventi contattano le loro vittime telefonicamente e pongono domande innocue, come la conferma di un numero di telefono o di un indirizzo. In molti casi, le persone rispondono senza pensarci troppo, pronunciando un “sì” senza alcuna consapevolezza. Ma questo innocente consenso viene registrato e successivamente inserito in un contesto completamente diverso, come una conferma di contratto, per esempio. A questo punto, le vittime si ritrovano ad accettare, senza sapere come, spese e abbonamenti non voluti, che vengono addebitati sul loro conto corrente.
Questa truffa è tanto più pericolosa perché il “sì” può essere tagliato e manipolato, facendolo sembrare come una conferma consapevole di un contratto. In questo modo, la vittima viene derubata senza neppure rendersene conto, e il suo conto corrente diventa automaticamente preda dei truffatori.
Fortunatamente, a partire dal 1° gennaio 2025, ci saranno cambiamenti significativi nella gestione dei contratti, che renderanno più difficile per i truffatori approfittare delle persone. Per qualsiasi tipo di contratto, che riguardi il gas, la luce o qualsiasi altro servizio, non sarà più sufficiente un “sì” per rendere il contratto valido. Sarà necessario che il cliente riceva via e-mail o posta un documento contenente tutte le condizioni contrattuali prima di fornire il proprio consenso.
Verrà introdotto anche un periodo di riflessione di 30 giorni, durante il quale il cliente avrà tempo per valutare il contratto. Oggi questo periodo è di soli 14 giorni. Con questa nuova normativa, i truffatori troveranno molto più difficile portare a termine i loro raggiri, e gli utenti avranno più tempo per riflettere prima di impegnarsi in qualsiasi contratto.
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