Chicca da sogno per fare il trekking natalizio da sempre desiderato: chalet di montagna e rifugio romantico da pianificare per le feste, è una meraviglia!
Se si impazzisce per le pellicole natalizie in pieno stile americano, visitare questa chicca tutta italiana, è un’occasione da non perdere. È il luogo perfetto per chi immagina scenari con cime innevate, legna da ardere, e decorazioni in ogni dove da ammirare in un rifugio montano come set di notti al chiaro di luna. Meta per i romantici che si presta bene anche agli avventurieri che amano i trekking particolari, quelli con i “risvolti natalizi” sono però in questo periodo dell’anno… una chicca imperdibile!
Non serve spostarsi in Vermont per fare un’esperienza simile. Molti si lasciano affascinare dai film americani, in cui non ci sono dubbi, il Natale è un grande protagonista, ma non è l’unico posto in cui è possibile compiere delle avventure alternative. A volte, è proprio vicino casa che si possono intraprendere dei viaggi così speciali. Ma c’è qualcosa in più. Per quanto lo stile americano sia apprezzato, c’è qualcosa che rende gli italiani unici al mondo.
Si sta parlando proprio del cibo! In questa località ci sono delle prelibatezze invidiate da tutta la penisola. Per cui non si tratta soltanto di un’esperienza preziosa nel suo genere, ma di compiere un’impresa che lascia letteralmente senza parole. Amore, cibo e il calore del fuoco, tutto a prezzi… stracciati!
Il percorso di questo trekking natalizio è perfetto per tutti. Infatti, non serve essere degli sciatori provetti, dato che si tratta di una località che ben organizza le giornate e che lo fa già da tempo data la bellezza. Si risponde alle esigenze della più larga platea possibile, e non ci sono limiti all’avventura. Come se non bastasse non si possono solo fare lunghe camminate tra boschi e viali innevati, ma molte più attività del previsto. Origine glaciale e non solo, la storia di questo luogo rende le giornate in Appenino, un’occasione ineguagliabile!
Dove si trova? Aprire il maps di Google ed inserire la seguente destinazione: Lago Santo Modenese! È un posto magico, si trova nel Parco del Frignano, vicino al comune di Pievepelago, a 1501 m,e come già suggerito è di origine glaciale. Le basse temperature non mancano, ma nemmeno la possibilità di scaldarsi attorno al fuoco! Storicamente non è sempre stato parte della provincia di Modena, ma lo diviene dall’unità d’Italia. Precedentemente era nei domini del territorio toscano per poi nel 1847 essere ceduto al Ducato Estense dopo la stipula di un trattato fiorentino.
Perché si chiama così? Ci sono due spiegazioni frutto di due leggende. La prima narra di una coppia di giovani pastori innamorati che morti annegati dopo un loro incontro segreto, avrebbero poi dato origine alla benedizione del luogo, vista la loro sfortuna. La seconda, racconta dell’ossessione di un cacciatore per un lupo, ed anche lui annegato, sarebbe poi stato benedetto.
Come raggiungere questo magico posto? Ci sono due vie, proprio come sono due le leggende. Una che passa per Pavullo e Montecreto se si proviene dal versante modenese, ed un’altra che attraversa Fiumalbo e l’Abetone se il luogo di provenienza è la Toscana. Si seguono i cartelli per il lago, attraversando una frazione di nome Tagliole in cui c’è una chicca incredibile, l’Olmo Montano secolare oggetto di grande interesse, si trova nella Borgata Mordini.
Dopo si ritrova una zona chiamata Pan De Remi, chiamata così perché attraversa l’antica Via rei Remi. Una strada impiegata per il trasporto dei tronchi che poi venivano trasformati in remi. Alla fine, c’è un comodo parcheggio al costo di 4 euro per tutto il giorno.
Com’è strutturato il trekking natalizio? Si parte proprio dal Lago Santo per giungere ad altri due laghi, il Baccio e il Turchino. Sono più piccoli e poco distanti a ridosso dal Monte Giovo, uno spettacolo per gli occhi. È un percorso che va assaporato piano piano, sin dai primi raggi del sole.
Cosa vedere in aggiunta? Accanto all’Olmo secolare sopracitato, c’è un Oratorio particolarissimo costruito nel 1769 e dedicato alla Madonna di Montenero. Nel periodo di Natale ha un presepe magico! Essendo già a Pievepelago si può andare a vedere anche il Ponte della Fola, simbolo del paese costruito nel medioevo e scegliere un altro percorso di trekking che porta fino a Roccapelago. Irrinunciabili gli borghi vicini, i più importanti Riolunato, Cutigliano e Fiumalbo.
Dove sostare? I rifugi Vittoria e il Giovo sono il massimo, danno vitto e alloggio! Nel menù sono previste chicche del luogo. Funghi, ragù modenese e spezzatino di cinghiale con tanto di polenta e vin brulè a fine pasto.
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