Non basta dire che serve equilibrio in tutto e che zuccheri e grassi non vanno eliminati a prescindere. Perché la medicina risponde con fermezza a chi ha troppi dubbi.
Facile dire che tutto in armonia non fa danno, ma quanti sono davvero in grado di attuare questo comportamento con facilità? Agonisti e sportivi giocano in casa, non può dirsi lo stesso per la gente comune. Perché è risaputo, che siano zuccheri o che si tratti di grassi, entrambi potrebbero creare assuefazione e dipendenza, a prescindere che li si ingerisca raramente. Forse i più in difficoltà sono proprio coloro che meno ci hanno a che fare, perché non sanno gestirli?
A questo dubbio si risponde subito: primo punto. Assunti spesso o rare volte, zuccheri e grassi creano difficoltà a tutti allo stesso modo. Sia che si tratti di chi li mangia sempre, che di persone che non lo fanno quasi mai. Si parte da questa base proprio per evitare di porre giudizi alimentari!
Si è tutti sulla stessa barca, e non c’è chi è da ammirare perché è total healthy, allo stesso modo di chi mangia senza criterio. Se si estremizzano ambi gli atteggiamenti, si creano delle ossessioni in entrambi i casi.
Soprattutto è attorno a questo dettaglio che a molti sfugge che si annida il tranello più pericoloso di zuccheri e grassi. Non è solo la quantità a determinarne la pericolosità, ma un altro fattore, e questo vale per chiunque.
Secondo punto: biochimicamente lo zucchero è un alleato di cervello e muscoli. Come anche i grassi siano funzionali ad assimilare le sostanze, migliorando così la salute di tutto l’organismo. Sistema immunitario, ossa, muscoli, capelli, sensi, e via dicendo. Ma tra di loro, uno è decisamente molto più killer!
Chi è peggio tra zuccheri e grassi? Risponde il medico
Se si mangiano troppi zuccheri e grassi il meccanismo di inceppa, e la macchina corpo non avanza con l’energia giusta, ma con una sorta di sovraccarico che la fa andare in fumo. Ma tra i due c’è una fazione che è nettamente in svantaggio in una situazione di benessere fisica. L’armonia ci vuole, ma è conoscere gli alimenti il primo passo per gestirli al meglio, questo è il terzo punto.
Quarto punto, gestirli al meglio significa darsi tempo, ed è sempre questa variabile che determina il maggior danno. In parole povere, è meglio fare mambassa di ciambelle e patatine fritte una volta al mese, che prenderne “un pezzettino” ogni giorno. Se si trattasse di un dolcetto, come della cioccolata fondente al 75%, allora si commette un gesto d’amore verso sé stessi e la propria salute, perché contribuisce al benessere dell’organismo.
Non può dirsi lo stesso per una caramella al giorno: non leva il medico di torno, ma si accumula più di mangiarne un pacchetto per intero! Per intenderci, non si sta incitando a mangiare una quantità spropositata di caramelle, ma di fare attenzione al lungo periodo della dinamica tempo.
Perché è una piccola dose al giorno ad essere pericolosa. Allo stesso modo, bisogna prendersi il tempo che ci vuole per imparare a gestire uno stile di vita più funzionale e sano. Eliminare zuccheri superflui poco alla volta, altrimenti le ricadute saranno più pericolose. Lo si può fare a partire dal supermercato, decidendo sì di prendere “un dolcetto dopo il pasto”, ma di optare per del cioccolato extra dark, un quadratino, piuttosto che prodotti lavorati.
Più gli alimenti sono processati, peggiori sono le conseguenze. In questo modo, favorire un cambiamento sano e naturale, diventa più semplice, ma soprattutto meno sofferto. Da quanto si evince però, risulta evidente chi tra i due in una gara dei peggiori vincerebbe.
Si tratta proprio degli zuccheri! Perché per quanto il grasso sia comunque una sostanza che faccia malissimo, una parte di esso è funzionale all’organismo. Mai dimenticare il potere dei grassi buoni come quelli contenuti nel pesce e in prodotti come l’avocado! Avere un po’ di massa grassa fa da involucro agli organi vitali. Sembra scontato, ma non bastano ossa e muscoli a proteggere, ed in alcune parti del corpo, ad esempio nel ventre femminile, il grasso è fisiologico!
Quindi, tra zuccheri e grassi, i primi sono decisamente peggiori perché causano molti più danni se assunti di processati e in grandi quantità.